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mercoledì 23 gennaio 2013

La casa del Parco ricorda la Shoah con La tregua

 « Avevo, del viaggio di ritorno, un puro appunto come dire, ferroviario. Un sorta di itinerario: il giorno al posto tale, al posto tal’altro. L’ho ritrovato e mi è servito come traccia, quasi quindici anni dopo, per scrivere La tregua » ( Primo Levi)

Un viaggio sperato, un viaggio sognato, un viaggio desiderato che sembrava poter essere solo un'illusione e invece alla fine è arrivato. Un viaggio faticoso, lungo ma con una luce che si intravede da lontano. Quella voglia di tornare a casa, riavere un letto, un pasto, la dignità. Primo Levi è uno dei tanti ebrei deportati in un campo di concentramento. Lui però da quella esperienza ha voluto lasciare un segno, qualcosa di tangibile e lo ha fatto con i suoi libri, con le sue poesie anche se la pace non è mai tornata nella sua anima.



" Di 650, quanti eravamo partiti, ritornavamo in tre. E quanto avevamo perduto, in quei venti mesi? Che cosa avremmo ritrovato a casa? Quanto di noi stessi era stato eroso, spento?…Ci sentivamo vecchi di secoli, oppressi da un anno di ricordi feroci, svuotati e inermi. I mesi or ora trascorsi, pur duri, di vagabondaggio ai margini della civiltà, ci apparivano adesso come una tregua, una parentesi di illimitata disponibilità, un dono provvidenziale ma irripetibile del destino "

Le Biblioteche di Roma vogliono ricordare, per non dimenticare. Il 24 gennaio 2013 alle 16,30 presso la Biblioteca de La casa del Parco sarà possibile seguire la proiezione del film La Tregua film di Francesco Rosi del 1997 ispirato al romanzo di Primo Levi pubblicato nel 1963.


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